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sparse, e trascurate della immobile fanciulla, che teneva gli occhi rivolti a i pesci lietamente guizzanti ne’ liquidi cristalli. Finalmente così disciolse le non frenabili querele: Placida è tutta la natura, sono freschi i fiori, l’aura è soave, tranquillo è il cielo, tripudiano i garruli augelli, e fra poco in quelle frondi troveranno dolcissimi sonni; e questi pesci, benchè raccolti in stagno angusto, guizzano contenti nella loro schiavitù: io sola in mezzo della calma universale sono agitata da crudele tempesta. Con tai parole si riapriva in lei la sorgente del pianto, che le grondava nelle sottoposte acque; al che commossa di pietà l’ancella, disse abbracciandola; Figlia (che tal nome ti do per benevolenza, ancorchè tu mi sei padrona) così violenta è la tua inclinazione, che travía dal natural corso in modo straordinario. Avvegnachè i fiumi quantunque sbocchino con ampia foce al mare, sono però angusti e lenti ne’ loro principj. Il tuo amore però in brevissimo