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il petto, lo costrinse a vacillare, ed alla fine a cadere. Pure egli rimase in piedi, perchè il cadente avversario, colla speranza di sostenersi, lo abbandonò. Tutti acclamarono Faone vincitore, che girò gli sguardi con nobile compiacenza della ottenuta gloria, viepiù abbellendo le sembianze co’ raggi dell’interno giubilo che vi trasparivano. Intanto l’umiliato Cretese si sollevò dall’arena, e ne partì fralle amare derisioni.