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     Questo, se veglio, m’agita
Con mille affanni veri:
Se dormo, tetre immagini
Dipinge a’ miei pensieri.
     Oggi dell’atra Leucade,
Chiuse le luci appena,
Amor mi offerse all’anima
La formidabil scena.
     Già di seder pareami
Su quel temuto scoglio,
Che suol dell’uom proteggere
E suol punir l’orgoglio.
     E in giù volgendo attonito
Lo sguardo alla marina,
Scopriva inevitabile
La mia fatal ruina.
     Morte vegg’io, che rigida
Si appresta al duro assalto,
E vuol sua preda accogliermi
Nel periglioso salto.
     Questo a me dice, è il termine
D’un disperato affetto:
Vieni: Te ancor mia vittima
Insiem coll’altre accetto.