Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/285

bra, che mentre vissero meritavano i divini. Deh non errino galleggianti qual naufraga merce, perocchè sono meritevoli del più prezioso avello d’alabastro lucente, e de’ più fragranti balsami Egiziani! E ciò che più è crudele ad immaginarsi, mentre così la spoglia erra esposta alla barbara sentenza de’ venti nella interminabile pianura del liquido mare, geme lo spirito su la sponda di Acheronte, perchè l’inesorabile nocchiero a lui nega il tragitto negli elisi. Oimè non siate, o Numi, scortesi alle mie preghiere, quanto egli fu a’ miei sospiri; ma se da lui io nulla impetrai mentre visse, almeno io questo impetri da voi, mentr’egli è estinto, di riporre nella tomba bagnato delle mie lagrime colui, che se non era così crudele, doveva entrare nel mio talamo recinto di fiori con lieto sorriso! Che se la tua anima ignuda del corporeo velo può congetturare i miei pensieri, deh