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avendo acquistato una buona e sicura cognizione dei negozi, per averli per longa esperienza praticati. Ha provato quello che importi dipendere da persone che, essendo per condizione infime, gli siano poi diventate superiori o pari, tollerando questa inegualitá con animo equabile e moderato ed attempe- randosi a quello che la fortuna o l’occasione gli rappresentava; onde adesso, vedendosi trasferito da una grandezza all’altra ed in questa stabilito, non mostra essere dissimile da se me- desimo, servata però la debita proporzione. Tratta gravemente e dolcemente i negozi. E affabile nel conversare, e, conoscendo molto bene la diversitá delle persone con le quali parla, con diversa maniera va trattando e negoziando, come alla sua di- gnitá conosce convenirsi. Ama le persone d’integritá, e quelli, delli quali ha buona opinione, son fatti partecipi de’ suoi pen- sieri, e con essi assai liberamente spiega il suo animo, non lasciando però di tacere le cose che non si devono comuni- care. È peritissimo negli artifici e negli avantaggi che si pos- sono usare nelle negoziazioni, essendo stato cosi erudito per la corte nella qual è stato educato, per le persone con le quali ha trattato e per le materie che ha maneggiato: cose che, accompagnate col vigore del suo ingegno, Io rendono nelle trattazioni non solo cauto, ma ancor sicuro. Vive con riputa- zione e grandezza, non essendo alli sudditi né all! ministri cosi facile l’adito alla sua presenza, domesticandosi con pochissimi ed usando la domestichezza solo nei luoghi ritirati e famigliari. Schifa d’occuparsi nelle cose fievoli e che portano seco tedio e fatica, e però il rasegnare delle suppliche, che era fatto da’ suoi precessori di mano propria, l’ha rimesso all’arcivescovo di Pisa, al qual ha dato questo carico ed altri ancora spettanti al governo dello Stato. Non abbandona mai i negozi, ma non ama molto li travagli. Conosce la felicitá del suo stato ed at- tende a conservarselo, e, quanto si può credere, procura di stabilire bene le cose sue e di godersele, e non volterá l’animo a molestare o disturbare gli altri. Non gli dispiacciono i commodi ed i trattenimenti, essendo solito con la conversazione e libera pratica dei suoi piú intimi trattenersi, e nella caccia grandemente