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eserciti, non possono aver commoditá di sturbare mediante le forze forestiere la quiete e la pace di quello Stato. L’altra cosa dipende dalla dimensione o dalla simmetria di tutto il paese dominato da Sua Altezza, il qual è cosi ben dimensionato e con tanta proporzione ripartito per la lunghezza e per la lar- ghezza, che Luna è superata per la metá dall’altra; poiché si trova essere 200 miglia lungo e 100 largo, formando un per- fetto quadrangolo. Il che si reputa esser di gran momento a sostentare le prime invasioni e a non lasciar penetrare il ne- mico nelle viscere, essendo tutto il corpo grosso, pieno e, per cosi dire, cosi massiccio, il quale in tal modo piú gagliarda- mente resiste a chi l’assalta, e piú facilmente le parti si pos- sono aiutare reciprocamente: occorrendo il contrario a quello Stato, che per lungo s’estende molto e nei fianchi poco s’al- larga, riuscendo molto debole e facile d’essere percosso e con- turbato, perché, ogni poco di progresso che faccia, ogni luogo che acquisti, il nemico si vicina al centro e penetra al cuore ; e, occupato che abbia qualche sito opportuno, giá ha diviso lo Stato, separato le forze e messo in confusione quel principe. È ben vero che, quantunque questo Stato non abbia monti né fiumi, che lo dividano, ha però l’acqua delle Chiane verso il Perugino, che scaturisce per vive vene dalla terra e si dilata da una parte verso l’Arno e dall’altra verso il Tevere, sboc- cando in questi fiumi e scorrendo per la lunghezza di 60 miglia ed allargandosi tanto che, se ben non è molto profonda, rende gran parte di quel paese paludoso ed insuperabile a uomini ed a cavalli : si passa nondimeno con la commoditá d’alcuni ponti. Sito importante, per esser tutti li terreni circostanti coltivati, fertili e pieni di castelli e di cittá molto popolate, poste di qua e di lá dalle Chiane e possedute da Sua Altezza; onde, da quella parte che confina con la Chiesa, chi occupasse il passo di quelle acque, verria a separare Arezzo, Cortona ed altre terre grosse, che sono oltre le Chiane, dal restante dello Stato, che è verso Fiorenza. Ma, per la vicinitá dei castelli e delle cittá, per l’unione delle forze e per la brevitá del cammino, si poiria ovviare facilmente agl’inconvenienti ed ai pericoli.