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Vili RELAZIONE DELLE COSE DI TOSCANA « di TOMASO CONTARINI AMBASCIATORE AL CARDINALE GRANDUCA 1588 Si come, con quella diligenza che si conveniva, io ho ese- guito il comandamento della Serenitá Vostra e delle Vostre eccellentissime Signorie nella legazione impostami, facendo quel- l’officio col granduca e trattando seco quei negozi, che nella mia commissione erano espressi; cosi con pari sollecitudine avrei posto l’ultima mano al mio carico, che è di riferire alla Serenitá Vostra ed a questo eccellentissimo senato le cose degne dell ’intelligenza sua, se la pericolosa e lunga infermitá, che ho patito, non m’avesse costretto a ritardare, non solo causando questa dilazione, ma per avventura facendo riuscire il presente officio molto imperfetto, poiché quello che io solevo eseguire con lo studio e con la diligenza, con la quale supplivo agli altri mancamenti, per la molestia e per la gravezza del male m’è stato impedito. Ma, si come la Serenitá Vostra e le Vostre Signorie eccellentissime devono laudare quello che io desidero fare per servizio loro, cosi avranno da contentarsi di quella satisfazione che adesso posso dare all’udienza, che esse mi prestano.