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prima che si sia fatta da’ cristiani alcuna unione di forze per res- sisterli. Per il che, quando sapessero che, essendo fatta detta unione, si fussero anco dati quei buoni ordini che sarebbono necessari per la diffesa commune de’collegati e che, dall’istessa ora che essi turchi si movessero, sarebbono per trovar conveniente ressistenza, non è dubio che pensarebbono molto bene prima ai casi loro. Li quali non avrebbono anco causa di dolersi di questa serenissima republica per causa di detta lega, poiché, dovendo essa esser diffensiva, la non preiudicaria ponto alla pace che Vostra Serenitá ha con loro. Onde, con quella confidenzia che Sua Altezza vuole avere con lei e per quella vera union d’animo, che si desidera che continui in perpetuo fra l’una e l’altra, mi aveva voluto far questo ragionamento per darmi un vero ritratto del suo cuore e per dirmi che (quando, o ora o in altro tempo, Vostra Serenitá giudicasse che fusse bene pensar a quanto mi aveva predetto, o ad altra cosa simile, giudicata da lei piu a proposito per benefízio commune d’Italia, e particolarmente di questo serenissimo Stato) Sua Altezza le fa sapere che, ad ogni minimo cenno, sará sempre prontissima e dispostissima, con quanto piú vivo cuore che si possa dire, di far, come da sé e senza nominar punto Vostra Serenitá, tutto quello che potrá e che sará giudicato opportuno e col re cattolico e con ogni altro che fosse necessario, e che le dava l’animo che in brevissimo tempo redurebbe a perfezione questo negozio, perché sa quello che si può prometter di Sua Maestá cattolica : non mi avendo però vo- luto dir quello che in molta confidenzia disse ultimamente alla granduchessa, si come scrissi a Vostra Serenitá a’ 8 del passato, cioè che Sua Altezza non parlava a caso e che la sapeva ciò che l’aveva in mano, dicendole che in due mesi si avrebbe potuto ultimar del tutto questa pratica. E continuò che, sapendo ella anco molto bene quanto importi per li rispetti della Serenitá Vostra con turchi che la cosa non si publicasse se non dopo fatta, le dá l’animo di usar tal secretezza, massime nella trattazione colli tre prencipi principali, che per aventura si saprá fuori prima la conclusione che la trattazione. E mi fece instanzia Sua Altezza a voler riferir tutto ciò all’ Eccellenze Vostre ed affirmarle che, in questa ed ogni altra cosa simile che concernesse il benefício di questa republica, la si dimostrará sempre con fatti tanto pronta ed ardente, quanto la possi far per la propria conservazione ed augumento del Stato suo. Né voglio anco restar di dirle, si come