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xxv. 107, xxx. 157, xxx. 211, codd. palatini 480 e 650. codd. Capponi 1 e 240; dell’Escuriale (cfr. Carini, i, 433); della Tri- vulziana, cod. 1465. v (anonima); della Nazionale di Napoli, codd. X. E. 18 e 19, X. G. 23; della Nazionale di Parigi, codd. it. 771, 891, 1224 (Mazzatinti); della Palatina di Parma, cod. UH. iv. 116-953; della biblioteca Dominicini di Perugia, cod. A. 74 (attri- buita a Giacomo Soranzo) ; della Vittorio Emanuele, fondo Ge- suiti, codd. 150 e 39S; della Casanatense, codd. 2125, 2927 e 3791 (anonima); della Vaticana, codd. ottoboniani 1426 e 2310, codd. barberiniani liv. 84, lvi. 97, lviii. 5, 16 (2 copie), 51; della Chi- giana, cod. N. 111.58; della Corsiniana, cod. 35. B. 11 (attribuita al Soranzo); della biblioteca comunale di Siena, K. vi. 36 (attri- buita a Giacomo Soranzo); dell’archivio di Stato in Torino, Rela- zioni di ambasciatori veneti, mazzo xi; dell’archivio di Stato in Venezia, Relazioni, busta 18; della Marciana, cod. it. vii. 527; del museo civico di Venezia, mise. Correr, 2442 (3 copie), cod. Ci- cogna 721 ora 178S, cod. Malvezzi 42; del Seminario di Venezia, cod. 859; degli archivi Giustinian Recanati e Marcello di Ve- nezia ; della biblioteca di corte di Vienna, codd. 6305, 6314, 6642, 6749. Nel Nuovo lunario storico di Firenze del 1774 (Firenze, per G. Cambiagi, 1775) venne pubblicata l’intiera relazione del Fedeli. Ben migliore è l’edizione dell’Ai.BÈRi (ser. 11, voi. 1, 322 sgg.), che segui il codice Capponi n. r. Io m’attenni invece alla buona copia Malvezzi, valendomi in taluni punti incerti delle altre copie veneziane, nelle quali mancano i due brani chiusi tra parentesi quadre e tolti dall’edizione Alberi. Del Fedeli restano quattro dispacci ai Capi dei dieci, del maggio e dell’agosto 1560 (busta 8), e dispacci son pure i tre documenti, pubblicati dai due primi editori in appendice alla re- lazione e accodati a quasi tutte le copie della relazione stessa. Nel primo, il Fedeli informa sui tentativi di Cosimo per popolare la Maremma; nel secondo, riferisce le parole di Cosimo sulle finanze e sulla milizia di Toscana; nel terzo,’riferisce ancora le parole di Cosimo sulla vertenza per Siena col conte Nicola Orsini di Pitigliano.