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dalI’ALBÉRi (ser. 11, voi. v, 407), che si servi della stessa copia dei Frari (Relazioni, busta 32, reg. i). Del Suriano ci resta un sol dispaccio, ai Capi dei dieci, del 12 maggio 1528 (busta 8). ni. Relazione di Vincenzo Fedeli, 1560-61. L’importanza del nuovo ducato di Firenze crebbe ben presto mercé l’accorta politica di Cosimo primo, che ottenne dalla Spagna di poter unire al proprio anche lo Stato di Siena: unione sancita poi nel trattato di pace universale di Castel Cambrésis (1559). Il senato veneto reputò quindi «conveniente aver un agente no- stro apresso l’illustrissimo signor duca di Fiorenza, si come Sua Eccellenzia ne tiene un suo apresso la Signoria nostra» (Senato- Segreti, reg. 72, c. 2 /: 7 marzo 1560): eletto, quindi, come residente il segretario Vincenzo Fedeli, diede a questo la com- missione, il 2 maggio 1560 (ivi, c. 11 r). II Fedeli fu cosi il primo residente alla corte ducale di Firenze, ma non vi si fermò a lungo, perché insorse una delle solite que- stioni di «precedenza» con gli ambasciatori d’altri Stati, senza che il duca intervenisse in favore del Fedeli. Vi accenna questi nella relazione, e minutamente n’aveva parlato nei dispacci, che a noi non giunsero. Sappiamo però che il senato approvò il suo fermo contegno, ingiungendogli di evitare l’occasione di comparire insieme con altri ambasciatori e di chiedere il rimpatrio, fingen- dosi ammalato (ivi, c. 41 r: 4 gennaio 1560 more veneto ). La relazione del Fedeli è certo da annoverare tra le migliori, e fu largamente sfruttata dai successivi ambasciatori. Di essa, come della seguente del Priuli, si valsero specialmente il Man- froni, La marina da guerra di Cosimo I e dei suoi primi succes- sori, in Rivista marittima, 1895, 1 e 11 trimestre, e il Maffei, Dal titolo di duca di Firenze e di Siena a granduca di Toscana (Firenze, 1905). Non molto discordi sono le molte copie che a noi giunsero: della biblioteca di Aix, cod. 1079; della Universitaria di Bologna, cod. 1117, voi. íx ; del Trinity College di Cambridge, cod. 646; della biblioteca di Carpentras, cod. 570; della Nazionale centrale di Firenze, cod. li. vi. 40, codd. magliab. xxiv. 68, xxiv. 123,