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il spiacer, che recar doveva necessariamente assoluzione cosi segnalata, fose bene che Sua Altezza reale scrivese da Fiorenza alla republica o facese fare un ufficio dall’ambasciatore, principe Pio, giustificando, colla necessitá se non altro, le, si può dire, troppo rissolute misure che si son prese. Non mi lasciò senza speranza di ciò; mi parlò del titolo d’«Altezza reale» accordato, e che il granduca aveva avuto in animo di spedire il marchese Bartolomei a Venezia per ringraziare dei favori ricevuti dalla republica; che, per lui, farebbe tutto ciò che piú convenise. La sera poi della domenica, tutti li bagagli si posero sopra le carrozze da viaggio, e tutto s’appuntò per la marcia della mattina. Il segretario intimo pagò al comissario Moschini 2400 ungari, poco piú o meno, per le spese de’ commestibili ; contò 75 zechini per i custodi della contumacia, 100 per il scalco ed altra gente che condussero il publico regallo di formalitá, 50 per li facchini che servirono nella corte e io per li cannonieri di Verona. Alle due compagnie di guardia de’ granatieri, ca- pitano conte Fracanzán e capitano Érizzo, diede un orologio d’oro per uno, un orologio d’argento per ogni tenente, ed una spada d’argento per ciaschedun alfiere, e 60 zechini per ognuno delle compagnie, da distribuirsi fra bassi ufficiali e soldati. Agli ufficiali della compagnia de’ crovati a cavallo, conte Lorenzo Rados, diede: al tenente un orologio d’argento, al cornetta una spada d’argento e a’ bassi ufficiali e crovati 60 zechini. La mattina poi del lunedi, 12 gennaro, Sua Altezza reale il granduca mi fece entrare in sua camera, ove v’era la reai ar- ciduchessa, e, doppo avermi significato il suo spiacere di partire senza il consenso della republica, prosegui in clementissime espressioni verso di me per l’attenzioni usate, mi offeri in ogni tempo e luoco la di lui alta protezione, e poi mi donò un bri- lante in anello, non so di qual valore, e l’arciduchessa, con somma gentilezza e benignitá reggia ed adorabile, vi aggionse una con- chiglia legata in oro con bassorilievo di gentilissima manifattura. Baciai le mani alla reai principessa con quanti segni di rive- renza e sommissione ho potuto, e ringraziai il granduca. Allora prese dalla propria scarsella un orologio d’oro tempestato di