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con trenta cavalieri della stessa cittá, delle piú onorate famiglie, tra’ quali li proveditori del confine e della Sanitá; che l’alloggio di Sua Altezza reale, vicino al lazzaretto, s’era approntato nel palazzo de’ conti Burri; gli ponti sopra l’Adice a Dolce eran fatti: che i cavalli e le barche per le veture, poste e bagagli eran pronte per publica diligenza; che il cambio de’cavalli si farebbe al Ceradèl, coi rispetti della salute. Ed a’ ministri aggionsi che al Ceradèl accennato si farebbe un rinfresco, quando Loro Altezze reali si degnasero esser servite, però coi necessari rispetti. Il signor granduca mostrò d’aggradire gli apparecchi. Ma i mi- nistri mormoravano fra loro che la republica serenissima non avese spedito un ambasciatore a ricevere questi principi ; si do- levano pure che, come la regina delle Due Sicilie, non fossero trattati a spese publiche. A questo passo, dirò che anche in ciò vi furono varie opinioni nella consulta sugli esempi passati; mentre v’era chi sosteneva si dovesero trattare, e chi distinse il transito d’un principe dalla permanenza. Il re di Danimarca, dicevano, non si s:esò; il principe reale di Polonia, il principe elettoral di Baviera e altri, si fecero le consuete deputazioni in Venezia, dalla privala generositá furono lautamente trattati, si regalarono in publico nome e niente piú. All’incontro la regina di Spagna, ora imperatrice, ch’era di passaggio, e la regina di Napoli predetta si spesarono a publico nome. Non conveniva però introdurre altri abusi e spese superflue e gravissime, disusate dagli altri principi e non tollerate dalla Santa Sede neU’ullimo passaggio della regina di Napoli per i Stati ecclesiastici. Nel trattarsi questo punto, si pose pure a campo se dovevasi spedire al confine un ambasciatore per ricevere questi principi. Com- messa l’informazione all’eccellentissimo Savio della terraferma, Foscari, con sua erudita scrittura, raccolta dai publici registri, espose un caso che pareva appropriato alla presente emergenza. Rappresentò in essa che, nell’anno 1631, l’arciduchessa d’Austria Maria Madalena. granduchessa di Toscana e sorella di Ferdi- nando imperatore, fece partecipare alla republica serenissima che desiderava senza accompagnamento e formalitá transitare per i publici Stati, onde trasferirsi in Germania a riveder il