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che si sono maneggiate nel viaggio, nella cittá di Fiorenza, ed in ogni occasione) si sono altrettanto mostrati degnissimi figliuoli di questa serenissima republica, con molta loro laude e comen- dazione anco delti medesimi principi e di tutta la corte, quanto si può render certa la Serenitá Vostra d’aver tanti onoratissimi soggetti, sopra quali può aver certo fondamento di ricever in cadaun carico e maneggio, che gli fosse imposto, ottimo e pre- stantissimo servizio. Sono parimente venuti meco diversi gentiluomini veronesi e vicentini, cioè il conte Baiardin Nogarola, il conte Pietro Da Porto, il conte Nicola Guardo, il conte Benedetto Sesso, il conte Giovanni Battista Da Porto, il conte Enea Tiene, il conte Curio Da Porto, il conte Egano Tiene ed il signor Valerio Garzadòr, soggetti tutti delle principali case e molto qualificati per ogni condizione. Quelli ancora non manco hanno mostrato la propria grandezza dell’animo, essendo comparsi con molta onorevolezza di vestiti e livree, di quello che abbino fatto conoscer la loro prudenza e virtú e la loro divozione affettuosa verso questa serenissima republica in tutte le loro azioni; avendo inoltre vol- suto eh’anco li paggi, che sono stati meco, siano dell i stessi loro gentiluomini congionti e stretti parenti: perii quali effetti di vera e somma divozione devono anco essere amati e protetti in tutte le occasioni dalla benignitá di questo serenissimo dominio. A Fiorenza ho trovato gli eccellentissimi signori Alvise Tie- polo deU’eccellentissimo signor Francesco e Giulio Gabriel del- l’eccellentissimo signor Paolo, e li ho veduti veramente, per la maniera prudente e modesta con la quale si trattengono e per le degne condizioni c:n che si maneggiano, in stima e amor grande della corte e della cittá. Sono venuti tutti due non solo ad incontrarmi, ma hanno continuato, mentre sono stato a Fio- renza, a servir la Serenitá Vostra nella mia persona da per tutto ed a tutte le ore, con quelle maggiori dimostrazioni di divozione ed affetto verso la patria, che possono venire da os- sequientissima e riverentissima volontá. Ha servito la Serenitá Vostra in questa ambasciaria, primo secretario, messer Giacomo Vico, soggetto di cosi gran bontá