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con tanta dimostrazione d’onore verso questa republica, che non si può dire piú ; avendomi voluto far provedere anco le carrozze, che la mattina, due ore avanti giorno, me accompa- gnarono alle barche, dove montai per continuare il mio viaggio fino a Ferrara per acqua, essendo il tutto riuscito con somma riputazione della republica. Nel mio andar a Fiorenza, mi vennero ad incontrare a Fer- rara gli eccellentissimi signori Pietro Morosini dell’illustrissimo signor Borbón e Michiel Grimani fu dell’illustrissimo signor Zan Francesco, per servir in questa ambasciaria Vostra Sere- nitá; incontrando questi onorati soggetti altrettanto prontamente l’occasione di mostrarsi da per tutto fedelissimi figliuoli della serenissima republica, quanto vivono travagliati della loro lon- tananza dalla patria. E certo che io li ho trovati tutti due di- portarsi con maniere tanto degne, con tanta prudenza, e con tanta virtú, che con molta ragione li ho veduti in grand’amore e stima di cadauno, non degenerando punto nelle loro azioni dalla nobiltá del sangue, dal quale descendono, e dalle onore- volissime condizioni de’ loro maggiori. A Bologna poi trovai l’illustrissimo signor Polo Rimondo dell’illustrissimo signor Pietro, amato egli ancora grandemente in quella cittá, particolarmente dall’illustrissimo signor cardi- nale Giustiniano, il quale, per le onorate maniere con che egli si trattiene, fa grande stima della sua persona. E questo gen- tiluomo ancora ha voluto, con la medesima divozione \erso la sua pania, venir parimente a servir in questa ambasciata il se- renissimo dominio, mostrandosi in tutte le cose soggetto di molte degne condizioni. Hanno ancora onorata questa ambasciaria, per servir la Se- renitá Vostra, gli illustrissimi signori Giacomo Badoér fu di si- gnor Lorenzo, Lunardo Valier dell’illustrissimo signor Bertuzzi, Giulio Gabrieli lu di signor Giacomo, Luca Michiél lu di signor Salvador, Alvise Grimani fu di signor Francesco, e Zorzi mio fratello. E posso con veritá affermare a Vostra Serenitá che (con l’onorevolezza con la quale cadaun di loro, garrando quasi insieme di laudabil emulazione, nelle degne e onorate azioni,