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ad esso don Francesco ceder il cardinalato, cosi non intende però cederli gli assegnamenti e donazioni fatti giá a lui dal pa- dre; onde conviene al granduca pensare a farli delle entrate pe. altra strada, e per questo li fa delle investite sopra li monti di Roma, avendo in questi impiegati anco li 200.000 scudi donati, com’ho detto, per avanti. Ed esso signor don Francesco attende alli studi ed è principe che fará in tutte le cose perfetta riuscita, ed a questa serenissima republica mostra una particolar somma osservanza e riverenza. Delli altri due principi non si è risoluto sinora alcuna cosa, perché, essendo di minor etá assai, vi sará tempo di pensare, con osservazione maggiore delle proprie loro inclinazioni. Quanto poi all’intelligenza del granduca con altri principi, cominciando io dal pontefice, dico che conserva l’Altezza Sua con Sua Beatitudine somma riverenza e divozione, e, essendo giá accommodate le difficoltá delle Chiane e vicinando e con- finando seco, procurerá, in quanto potrá, conservarsi Sua Santitá amorevole e ben afTetta, essendo massime questo principal pa rere e conseglio di madama e de’ ministri, li quali stimano grande accrescimento alla reputazione dell’Altezza Sua la buona intelligenza con la Sede apostolica. Ma a questo tanto piú s’at tenderá con spirito, quanto che vi è anco l’interesse del cap- pello, che procura il granduca per il fratello. Onde si può esser certi che dalla parte di Fiorenza non si lascerá andare avanti alcun disgusto con la Beatitudine Sua. Con l’imperatore passa buona intelligenza, massime al pre- sente che ha Sua Altezza per moglie una di casa d’Austria. Non vi sono però occasioni di negozi insieme, per non aver confine né altro considerabile interesse, onde si trattengono quei principi con reciprochi cortesi offizi semplicemente; avendo anco, ma con parole di complimento molto cortesi, negato a Sua Maestá l’Altezza Sua imprestito di denari, con escusazione de’ suoi propri bisogni. Con Francia vorrebbe ogni ragione che vi fosse ottima in- telligenza, per esser la zia del presente granduca consorte di Sua Maestá cristianissima e regina; ma," per qualche disgusto