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in beni datili dal padre. 11 presente granduca però gli ha latto rilasciare tutta la sua entrata e 290.000 scudi de’ (rutti decorsi, deíli quali però ha egli subito donati 200.000 scudi al signor don Francesco, fratello dell’Altezza Sua, e gli altri li va riscuo- tendo secondo li bisognano. E cavalier di Malta, avendo presa quella croce piú per sodisfare al granduca morto, che volle cosi, perché non si potesse maritare, che perché ne avesse egli in- clinazione; ed è gran priore di Pisa. È di etá di 36 anni incirca, s;riritoso e di animo generoso e nobile. Se non fossero i piaceri delle donne, sarebbe anco gagliardo molto e forte; ma quelli e le fatiche della caccia ed altri disordeni li mettono adosso di gravi malattie, e ultimamente ne ha avuto una de’ dolori ar- tetici, che gli ha quasi levata la vita, essendo ridotto in stato che non può caulinare, onde conviene farsi portare in sedia. Questo non è adoperato manco in cosa alcuna, se ben il granduca li porta molt’affezione. Verso questo serenissimo do- minio professa somma osservanza, e, se l’intrinseco coriisponde, come si deve credere, all’esteriore, può promettersi la Serenitá Vostra un cordialissimo affetto in questo principe verso il suo servizio in tutte le occasioni. Don Virginio Orsino è duca di Bracciano, figliuolo d’una sorella del granduca Ferdinando e cugino del presente. Ha il Tosone ed è dipendente di Spagna, ed è assai affezionato a quella parte. Sua Altezza fa grande conto di lui, e madama madre piú che piú; e perciò, come ho detto, ha gran parte nel governo. Non è molto amato dall’universale, ed anco ha poca intelligenza con don Giovanni e don Antonio. A questa serenissima re- publiea si mostra molto inclinato, professando non degenerar in affetto alla divozione de’ suoi antenati, che hanno servito il serenissimo dominio. È quasi ordinariamente stroppiato dalle gotte, e perciò, avendolo io visitato nel letto, usò meco questo concetto, neU’esprimermi la sua divozione verso il serenissimo dominio: che, poiché, con l’offerir se medesimo, era poca offerta a Vostra Serenitá, per le sue indisposizioni, ringraziava il signor Iddio che le poteva offerir, come le offeriva, lo stesso affetto suo in sette suoi figliuoli; onde, in luogo delle sue due mani meze