Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte II, 1916 – BEIC 1906568.djvu/133

li ministri del signor granduca, ma il signor Giovan Battista Dal Monte, hanno continuamente presa particolar cura che fossero accommodati e avessero delli miglior luoghi: si che tutti noi abbiamo avuto giustissima causa di rimaner contenti. Sin qui ho detto delle prime inclinazioni di Sua Altezza, delle cause principali che l’hanno condotta a queste nozze, delle feste fatte e delle persone intervenute, e crederò che tanto basti in questa materia. Ora mi spedirò brevissimamente dalla narrazione delli Stati che possiede Sua Altezza, delle forze ed entrate sue ordinarie. E toccarò questa parte sommariamente, poiché il Stato suo presente è di niente o poco variato dal passato, e di queste cose sono piene le istorie e le relazioni delli illustrissimi suoi ambasciatori, che si attrovano parte in secreto e parte alla stampa, e mi ristringerò in alcuna di quelle cose eh’oggidí piú cadono in considerazione. Possiede il granduca la Toscana, eccettuato Luca, col suo territorio, alcuni castelli nella Lunigiana e Portoferraio nel- l’isola di l’Elba Questo è tutto unito e forte, cinto da tre parti da monti: dalla quarta, che è dalle marine di Siena, dove sono le fortezze de’ spagnoli, e dalla parte di Roma, ha facile adito. È florido di gente, pieno di cittá, le principali delle quali sono Fiorenza, Siena, Pisa, Arezzo, Volterá, Borgo San Sepolcro, Montalcino, Pistoia ed altre castella. È abbondante delle cose necessarie all’ordinario suo proprio bisogno, cioè di vino, grano ed oglio, e per darne ad altri. Questo in tutto pende e obe- disce dall’arbitrio e volontá del prencipe, che lo regge e do- mina assolutamente con una giustizia civile e criminale tanto eguale con ogni condizione ili persone, che questo solo capo gli rende affezionati e benevoli tutti li sudditi: che per altro restano alquanto discontenti, non tanto per la libertá perduta, della quale però oggidi non vi è alcuno che l’abbia gustata, overo che speri poterla ricuperare nel presente stato delle cose d’Italia, quanto perché, vedendosi essi ristretto il tralfico in molte cose, si vedono privi de’ molti benefizi e commodi, ed all’incontro conoscono in alcune cose, le quali rifTeriiò piú