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e cavalli giova poco, quando manca l’essercizio e disciplina militare. Hanno onorato queste nozze cinque cardinali: Monte, Sforza, Montalto, Farnese ed Este. L’arciduca Massimiliano Ernesto, fratello della sposa, intervenutovi e come arciduca e come am- basciator dell’imperatore; e, come tale, ricercò l’audienza, pre- sentò lettere credenziali, donò un gioielo, e, spedito l’officio, depose immediate la persona di ambasciatore. E lo fece per decoro della sua persona e per non avere contese col nunzio, li cui ordini di Roma erano di ceder il loco a Sua Altezza, come arciduca, ma non giá come ambasciatore. Sono comparsi ambasciatori della Serenitá Vostra, di Ba- viera, Genova, Parma, Modena, Urbino e Luca. Sono inter- venuti, ma incogniti, li principi di Modena e della Mirandola, e tutti questi sono stati spesati dal signor granduca onoratis- simamente. per quello che comporta il paese, di natura sterile e che in simili occasioni straordinarie conviene provedersi dalla Romagna, Bolognese e altri vicini paesi per schena di muli. Fra li cardinali e l’arciduca vi è stato qualche disgusto per causa di precedenza; ma li cardinali, secondo c’ho scritto, hanno sempre tenuto il luogo superiore, aderendosi in ciò prencipalmente ad una decisione fatta in Ferrara, al tempo della regina di Spagna, in favor de’ cardinali contra l’arci- duca Alberto. Fra ambasciatori non vi è stato occasione di contesa. Li cardinali soli* messero in consulta fra di loro se dovevano rendere la visita a me o veramente no. Per il no, adducevano ch’io non ero mai stato ambasciator a testa co- ronata; né meno non mi ritrovavo al presente a testa coronata. Di tal motivo ebbi notizia, e, a chi me ne parlò, considerai che non si doveva guardar dove io fussi di presente overo fossi stato ambasciator, ma da chi era mandato e qual pren- cipe rappresentava; e che giá era in possesso della visita re- stituitami in Mantoa dalli cardinali Gonzaga e Pii, ed in Bolo- gna da Iustiniano, se avessi voluto perdere una giornata di camino nel venire a Fiorenza, come Sua Signoria illustris- sima mi aveva fatto ricercare di aspettare, per questo solo