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Il signor granduca mandò il signor don Paolo Giordano Orsino a fare l’atto del sponsalizio in Gratz, con ordine di ritornarsene subito, come fece, non avendo voluto Sua Altezza ingerirsi in alcun conto nel condur la sposa alla marina, né far per ciò altra spesa. Da Trieste poi sino a Fiorenza ha avuto ella tutta la cura. Per questo richiese a Vostra Serenitá la commoditá delle galere, della .quale è rimasto incredibilmente sodisfatto, si per la prontezza con che Vostra Serenitá gliela concesse, come per il trattamento usato nel passaggio ad ogni condizione di persone; aggiornavi poi a queste sodisfazioni la prestezza del viaggio, dalla quale Sua Altezza ha ricevuto no- tabile beneficio; poiché, sopra l’aviso della partenza della sposa da Gratz, essendo capitati in Fiorenza gran parte delli forastieri inviati, se il passaggio si l’usse allongato, Sua Altezza averia sostenuto una considerabilissima spesa, che si è scansata con la brevitá del camino. Ed io ne ho avuto tanti e si affettuosi ringraziamenti ed offici si espressivi d’obligazione, che Vostra Serenitá può esser sicura di aver ottimamente impiegato questo favore. Il quale dalli todeschi poi è stato essaltato incredibil- mente, lodandosi della commoditá delli viveri, dell’abondanza con che li erano dati in ogni tempo e ad ogni loro gusto: cosa che forse non hanno avuta altrove, dove, se ben serviti in copia, non hanno però avuto la commoditá, se non alli tempi ed alle ore determinate solamente, e con le regole che portano seco le corti ben governate. Per onorare queste nozze, sono state fatte molte ricche e nobilissime feste, le quali non racconto particolarmente, perché si vedono alla stampa. Fra queste fu una giostra a campo aperto, fatta dalla gente d’arme di Siena, che non riusci punto: non perché li cavalieri non fussero tutti, come sono, e nobili ed ottimamente forniti di cavalli, ma perché non erano esser- citati ; il che fu con qualche denigrazione del buon concetto in che è stata sempre tenuta quella compagnia di gente di arme, eh’è unica in Toscana, e con grandissimo disgusto di Sua Altezza, che lo disse publicamente a lutti li circostanti. E io F ho voluto toccare, perché si sappia che l’avere uomini