Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte II, 1916 – BEIC 1906568.djvu/126

rendermi non indegno della grazia che ora mi fa Vostra Sere- nitá e Vostre Signorie illustrissime. 11 granduca Ferdinando de’ Medici, che ora governa Fio- renza e la maggior parte della Toscana, è tenuto uno del li piú felici prencipi che oggidi si rittrovano in Italia; poiché, assunto al prencipato felicissimamente, è stato consolato d’una feconda prole, ha appoggiato la sua casa alle due corone maggiori della cristianitá, di Francia e Spagna, ed ha ottenuto ciò che ha de- siderato. Questo, essendo il quartogenito, per ragion naturale non poteva sperare né il prencipato né quelle preminenze, che sogliono avere li secondogeniti favoriti dalle speranze. Non- dimeno, essendo in brevissimo tempo mancati di vita don Garzia ed il Cardinal Giovanni, suoi fratelli di maggior etá, e, doppo alcuni anni, essendo mancato il granduca Francesco ed il prencipe suo figliuolo, nato dall’arciduchessa Giovanna, né avendo della granduchessa Bianca avuto figliuoli doppo il spon- salizio, fu per la morte, improvvisamente ad un istesso tempo seguita del fratello e cognata, portato insperatamente al pren- cipato, doppo esser vissuto longamente cardinale con gran gusti, piaceri ed in continue sodisfazioni. Si mostrò da principio inclinato alla corona di Francia, lontan dal stil de’ suoi maggiori e del granduca Francesco, suo pre- cessore ; il qual, seguendo l’essempio di quelli di casa de’ Medici, sempre aderí alla fazione spagnola, dalla quale quella casa è stata si notabilmente beneficata e protetta. È opinione che Sua Altezza diventasse tale per qualche disgusto che rice- vesse da essi spagnoli, mentr’egli, come cardinale, si ritrovava in Roma, e perché insieme dubitasse di dover esser constituito in obligo di continuar ad accomodar denari al re cattolico, come aveva fatto piú volte il granduca Francesco, suo fratello. La qual cosa presso di lui, che è stato sempre ed è tuttavia di natura parca assai, ebbe gran forza da alienarlo dalla parte spagnola e disporlo ad appoggiarsi alla francese, pigliando moglie di quella nazione, la quale fu madama Cristina di Lo- rena, prima dama d’onor della regina madre di Francia, dalla quale fu educata e data e ricevuta come figliuola della casa