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molt’altre di Stato importantissime, ben note alla Serenitá Vostra, mossero il granduca, non ostante tante rivoluzioni di quel regno, a concluder queste nozze in questa principessa, la qual per la etá sua, eh’è d’anni 24, è assai proporzionata a quella di Sua Altezza, ch’è d’anni 42. È di carne bianca, di statura mediocre, di faccia longhetta e di bellezza mediocre: ne’ raggionamenti riesce gratissima, e perciò è molto amata dal granduca. Ha questa principessa tre fratelli e tre sorelle, che sono En- rico principe di Lorena, Carlo arcivescovo di Metz, Francesco duca di Vandomo, Antonia, Elisabetta e Lucietta, Corse voce generalmente per Fiorenza, confirmata da’ me- dici, che diffícilmente Sua Altezza possi aver que’ frutti che son propri de’ matrimoni, cioè prole, cosi da lei desiderata, per- cioché si ritrova in etá assai matura e, quel che piú importa, molto indisposta e quasi che inabile a’ congiongimenti carnali. Pur si deve sperare che Dio non vorrá lasciar questo prencipe, patron di tanto Stato e pieno di tanta virtú, senza successione, che da’ suoi sudditi vien infinitamente desiderata. So che sarebbe mio carico di refierir alla Serenitá Vostra gli apparati, feste e piaceri veduti da me in queste suntuosissime nozze; ma, dovendosi presto dar alle stampe tutto questo suc- cesso particolarmente, lascerò d’attediarle. Solo dirò che in un istesso tempo in Fiorenza si sono ritrovate due corti di prencipi e ambasciatori, tutti spesati ed alloggiati da Sua Altezza con tanta commoditá e splendidezza, che piú non s’avrebbe potuto desiderare. Di me non dirò altro se non che ho procurato, con quella maggior spesa che han comportato le mie debole forze e la tenue facoltá di casa nostra, di superar la brevitá del tempo e di comparir a Fiorenza piú onoratamente c’ ho saputo e di rappresentar piú degnamente che m’è stato possibile la Sere- nitá Vostra, per servizio della quale trenta gentiluomini, fra veneziani e forastieri, s’han contentalo d’accompagnarmi, non riguardando spesa e fatica di sorte alcuna. M’ha servito per secretano messer Zuan Battista Padavin, assai ben conosciuto per le proprie sue virtú dalle Signorie