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il Tormento, che le concede per nutrirsi, non permettendo che vi si conduca. Ma a questo dicono lucchesi poter riparare facilmente per la commoditá, che hanno, d’essere sovvenuti dalla parte da mare per la Sicilia, sbarcando il grano in un luogo marittimo del loro territorio e facendolo portare alla cittá; e, si come alle volte si sono provveduti di vettovaglie da quella parte, cosi, in occasione di maggior bisogno, sperariano di aver questo sussidio piú pronto. L’altro modo potria essere, quando Sua Altezza si facesse amici e traesse dal suo canto, con quei mezzi che so- gliono usare li principi grandi, una parte di quelli che gover- nano. Ma a questo stimano lucchesi avere rimediato, avendo escluso il popolo dal governo ed essendo restati i nobili sola- mente all’amministrazione delle cose publiche, i quali, essendo piú uniti e manco subornabili, come quelli che avriano da perder molto, rendono il governo piú quieto e lo Stato piú sicuro. 11 che, se è vero, hanno assai ben provveduto a questo pericolo. Verso la Serenitá Vostra e verso tutto questo eccellentissimo dominio mi pare aver conosciuto ottima disposizione d’animo e grande ossequio in Sua Altezza. Il che in tanto debbo affer- mare, in quanto le parole, vivamente espresse da lei e con mollo affetto confirmate, me lo attestano, in quanto gli effetti medesimi me lo vanno comprovando ed in quanto dalla ragione posso restar persuaso. Poiché, quante volte ho parlato con Sua Altezza, ed in publica udienza e privatamente, sempre mi ha detto e replicato che desiderava vivere unito con questa sere- nissima republica e mostrare quale sia l’affezione e riverenza che le porta, affermandomi che aspettava occasione di poterla servire, per maggior espressione del suo animo. Né io ho par- lato con alcuno dei suoi ministri, né con altri che trattavano con me confidentemente e che erano consapevoli della volontá del granduca, che il medesimo non mi fosse ratificato. Queste attestazioni potriano essere stimate fallaci, se d’altre cose non fussero corrisposte; ma ad esse si aggiungevano le dimostrazioni d’onore, che straordinarie furono usate in Fiorenza e per tutto lo Stato verso di me, come rappresentante di questa serenis- sima republica; delle quali avendo giá per mie lettere dato