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il secretano, a ciò deputato, avuta tale deliberazione, fa congregare 8 auditori, i quali si creano di due magistrati: cioè 4 del numero di conservatori di legge e 4 del numero de’ Collegi per partito degli eccellentissimi signori, e s’eleggono sempre li piú intelligenti. I quali auditori cssaminano la legge deliberata e mutatila e dichiaratila nel modo che giudican essere il benefizio publico e, ottenuta fra loro, ritorna al partito degli eccellentissimi signori, dove, ottenendosi, se mette a partito tra gli eccellentissimi signori e collegi; dapoi se mette nel Consiglio minore, cioè degli Ottanta, e, vinta in detto Consiglio, se intromette al Consiglio grande, dove, vincendosi, ha l’integra sua validitá e perfezione. E dove tutti gli altri partiti se vincono per la unitá, la approbazion delle leggi in tutti i luochi, dove hanno a passare, se ha a vincere per due terzi, eccetto le provisioni de far danari, le quali se obteneno con la metá delle fave, per deliberazione ultimamente fatta in questa mutazion de guberno. Questo è il modo di guberno della elezion de’ magistrati, il modo di fare le leggi ed ogni altro ordine ch’ora si serva in Fiorenza e si servava circumcirca dal 1494 fin 1512, che reintròrno li Medici; i quali poi se gubernarono quasi, per quanto ho inteso, poco differentemente dal guberno di Lorenzo de’ Medici inanzi il 1494, eccetto che, dopo la elezione di papa Leone, essendo latti molto grandi, si come, sendo papa Leon Cardinal e cosí Iulianosuo fratello, se portòrno molto modestamente, cosi, dopo la morte de luliano, successo Lorenzo, che fu fatto grande, essendo duca d’Urbino e capitano della Chiesa e de’ fiorentini, guberno Fiorenza molto assolutamente e quasi come padrone e signore, per modo che era in grandissimo odio di quella cittá, si come io ho udito in Fiorenza. Ma dopo la sua morte, essendo successo a quel guberno il reverendissimo allora Cardinal de’ Medici cd ora papa Clemente, guberno quella cittá con tanta modestia, umanitá e dolcezza, clic l’era quota uvnodo adorato e per l’affabilitá c per la iustizia, pazien/.ia c bontá sua, di modo che, morto papa Leone, li cittadini voluntarie e spontaneamente contcntórno di esser gubernati da Sua Santitá reverendissima, la quale, ascesa al