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magistrati loro, clie hanno cura delle cause criminali, se non le espediscono infra cerio tempo, s’intendono dette cause devolute alla Quarantia: eccetto le cause di Stato, le quali non si possono iudicare per altro magistrato che per la Quarantia predetta. Nella quale se procede in questo modo: cioè che ogni causa si deve cspedire infra giorni 15, fra ’1 qual tempo la Quarantia per ciascuna causa se deve congregare e ragunarsi tre fiate. E ogni fiata che se viene all’espcdizione di alcuna querela, ciascuno della Quarantia sopra un altare scrive il suo voto ed il modo come li pare che si debba decidere tal causa, tolto prima iuramento di iudicar secondo la veritá e per conscienzia; li quali voti se leggono pudicamente fra loro per uno del li secretari e poi se mandano a partito, cioè se ballottano, e quelli, che ha li due terzi delle fave, è la sentenzia. E, non se ne obtencndo alcuno dei detti voti, cioè non avendo li due terzi delle fave, se rescrive la seconda e terza fiata ; e, non avendo ancora li due terzi delle fave, se pigliano li cinque voti che hanno avuto piú fave e se mandano a partito: delli quali quello, che ha avuto piú fave, è la sentenzia. Si bruciano subito poi tutti li scritti né se può sotto gravissime pene parlar di quello è sta’ detto o scritto in la detta Quarantia, se non della sentenzia. Ed il medesimo modo si serva nel deliberare la essaminazione del reo. quando non paresse fusse convenientemente essaniinato per il magistrato dove è sta’ pòrta la querela. Questa Quarantia è uno aggregato de molti magistrati e prima si estraggono 40 del Consiglio delli Ottanta per sorte; ed interviene il conlalonier de iustizia, uno delli signori, 3 dei confalonieri de compagnia, 2 delli Dodici buoni uomini, 2 delli Dieci, 2 delli Nove, 2 delli Otto de balia, 2 delli conservatori delle leggi, uno dei capitani di parte guelfa, uno officiale di monte, uno de’ Sei della mercanzia, uno de’ massari de Camara. E questa Quarantia è di gran terrore alla cittá, e non si ha usato di essa se non in queeto modo de vivere populare. Restami a parlare del modo del gubcrno della cittá e republica di Fiorenza circa le materie deliberative e circa Io universa! gubcrno di quello Stato; ed a questo passo io posso dire: