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2000 scudi all’anno. Alle 4500 celade non paga Sua Altezza piú di tre scudi al mese per ciascuno, perché, non avendo che lare, non partono dalle case loro; solo ogni tre mesi, cinquanta rii quelli vengono a servire in corte alla persona sua, andandosene li primi, alli quali questi tre mesi, perché servono accompagnandola armati e con sua livrea, è data loro la paga intiera de’ cavalli leggeri di sette scudi al mese; e cosí di tre mesi in tre mesi, e di quartiere in quartiere, a cinquanta per volta si vanno cambiando; si che circularmente tutti vengono a servire e far la parte loro. Di gendarmeria aveva il duca Cosmo introdotto tre compagnie, di 50 uomini d’arme per compagnia, che facevano la somma di 150: delle quali una ne aveva lui, governata da un suo luogotenente; una ne aveva assegnata al granduca presente, allora prencipe; e l’altra a don Pietro. A questi uomini d’arme, perché non sono tenuti se non tenere il corsiere e stare alle case loro, non viene pagato piú di scudi sette al mese, ma con obligo che, sempre che sono avvertiti trenta giorni inanzi, debbano provedere e rimettere il secondo cavallo, e allora vengono pagati di 20 scudi al mese. Delti 150 uomini d’arme non ne sono in essere al presente piú che 100, essendo mancato il resto, né essendosi curata Sua Altezza di rimetterli. E tali sono insomma le forze terrestri, quanto alla cavallaria e fantaria di questo prencipe. Quanto alle forze maritime, non consistono queste al presente se non in quattro galee ed un galeone. Questo si noleggia in Sicilia, in Spagna e dove occorre, e va guadagnando la spesa: le galee si tengono in nome della religione di San Stefano; la spesa delle quali, disse a noi un giorno il granduca che, tenendole provedute, come fa, massimamente di molti marinari, gli costavano, se non piú, niente manco di 1000 scudi al mese per ciascuna. Con tutto questo, non considerata la spesa, ha Sua Altezza in animo, per il largo modo che ha, di voler accrescerle fino al numero di dieci, perché, oltre che in quello di Pisa abbia grandissimi boschi di roveri e di cipressi commodissimi alla marina per cavar da quelli e stortami e