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generale, non si impazza punto nel suo carico, se non in tempo di guerra; ma in tempo di pace lascia che le bande siano governate, come sono, con molta diligenza da due commissari, principali gentiluomini fiorentini, del grado delli Quarantotto, con provisione di 500 scudi l’anno per ciascuno, con due sergenti maggiori, che pure hanno particolar provisione e sono delli piú vecchi e riputati capitani, con carico a questi quattro di far le mostre particolari, di luogo in luogo, ogni mese, e le generali due volte all’anno. Il resto delli capitani, fino al numero delli ventotto, ciascuno con la sua insegna, che parimente sono al numero di ventotto insegne, con suoi officiali, che tra tutti loro ventotto capitani fanno la somma di ottantaquattro ; il resto, dico, de’ capitani principali, si come il conte Pietro di Carpegna, il colonnello Martelli, che ha servito qui, ed altri, parte senesi e parte fiorentini, con qualche uno anco forastiero, come còrso, romagnolo e tali, sono tutti delli piú stimati. Fanno tutte queste bande il numero di 47.000 uomini descritti: tutti però non vengono alle mostre, avendosi rispetto a molti, che sono artesani e persone di mestiere. Quelli, che comparono e si esercitano, non eccedono il numero di 35.000; ma, quando bisognasse, si fariano comparir tutti. Non è contenuta in questa descrizione la cittá di Fiorenza, né quella di Pistogia, né quella di Siena, con li loro particolari territori, perché sono esenti; ma, se, oltre li escritti, volesse il granduca allargar la mano in accettar giovani volentierosi delle sue cittá e castelli, che vorriano entrare nelle bande per godere delli previleggi che hanno di portar l’arme deffensive ed offensive e d’alcune altre esenzioni, si tiene per fermo che, senza incomodo delli mestieri, si accrescerebbe questa milizia di 14 in 15.000 novizi di piú; si che tutti li descritti ascenderebbero al numero di 60.000 e piú. Non lasciando di dire a Vostra Serenitá, come hanno tutti li ventotto capitani di provisione per il meno 30 e 35 scudi al mese, che, con certi estraordinari, ne vengono in meglio di 40, ed alcuni piú, secondo la condizione e qualitá loro, e sono pagati sempre ogni ventinove giorni. Ma, oltre il pagamento di questi, non ha il preneipe alcuna altra spesa o gravezza, né quanto agli alfieri ed altri officiali, che Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato - IH. 17