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eravamo trattati, ne dimandava i ministri e li dava in ciò strettissimi ordini; li quali, oltre all’ordinario modo di servire a questa corte, che, per dir il vero, è molto accurato e ben inteso, fatti anco piú diligenti, facevano per ogni rispetto un nobilissimo servizio, essendo anche molti in numero, e forse i migliori. La tavola era lautissima, e bastimi a dire che in sino alla seconda tavola era tutta servita in argenti. Lascio poi di dire che, per commoditá mia e dei gentiluomini che erano meco, mi aveva assegnato, oltre a molte altre, la sua propria carrozza, andando lui per la cittá in un privatissimo cocchio: comparivano anco ogni giorno diversi cavalli eccellentemente guarniti per chi avesse voluto cavalcare. Praticò poi il granduca meco con grandissima familiaritá e domestichezza; e il giorno che mi fece disnar seco e con la granduchessa, insieme con tutti i nostri gentiluomini, ad una medesima tavola, dopo avermi condotto nelle sue stanze, fattomi veder le sue figlioline, nel sedere, vòlse che io sedessi dirimpetto a lui. E finito poi il disnare, si compiacque di farmi vedere le sue gioie ad una per una e due suoi camerini, ove non entra mai alcuno e ili rado li secretari, nell’uno de’quali tiene gli ogli e le acque lambiccate da lui, che son atte a vari medicamenti, neH’altro una grandissima massa di cose molto eccellenti per artificio o rare per natura o nobili e famose per antichitá, come lavori di scoltura, pitture, miniature, pietre rare, medaglie e cose simili, raccolte giá con molta spesa e lungo studio da’ suoi maggiori, che se ne dilettavano molto, ed anco da lui medesimo in jiarte accresciute; dove con gran dimestichezza, levando di sua propria mano tutte le cose da’ luoghi ove erano riposte e porgendomele, perché io le vedessi, s’è affaticato piú d’un’ora. E, perché in questa occasione mancavano quattro dei nostri gentiluomini, ch’erario andati a Pisa e a Livorno per vedere, i quali per viaggio furono per ogni luogo del granduca visitati e corteggiati dai propri suoi rappresentanti e apertoli le porte dei luoghi sino la notte; a questi, dico, perché non furono meco, volle il granduca far vedere le medesime cose, che aveva latto