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in queste materie come per occasione de’ confini, ordinaria e quasi necessaria cagione della mala intelligenza Ira prencipi. Con li signori duchi di Mantova ed Urbino, temendo il primo, come inferiore, la grandezza e forza di questo prencipe, e conseguentemente amandolo poco e procedendo in molte cose non forse con quel riguardo che bisognaria nel tener celata questa sua volontá, ne cagiona mala corrispondenza. Kd il secondo per la medesima causa dell’invidia e del timore, e tanto maggiormente quanto che confina, conserva seco poco buon amore. Con la republica di Genova, avendosi ultimamente scoperto il granduca poco favorevole a quelli ch’erano di fuori, non è dubbio ch’averá sempre poco amica quella fazione e l’altra, benché favorita in quest’occasione. Pure, sapendo che l’ha fatto per aver piú tosto genovesi confinanti che spagnuoli e non per alcuna affezione (essendo ben noto il poco amore che in universale porta a quella nazione, le differenze de’ confini, le pretensioni che ha sopra Serzana, che giá fu de’ fiorentini, e sopra la Corsica, come appartenente allo Stato di Pisa, oltre a molti accidenti che continuamente occorrono), è da credere che tra loro non possa esser mai altro, salvo che da l’una parte timore e sospetto e da l’altra poi poco buona volontá. I lucchesi poi stanno appresso il granduca, come la quaglia appresso il sparviero, in continova ansietá e timore di non cadere nelle sue mani, essendo posti nei mezo del suo Stato e da ogni parte rinchiusi, bisognosi del vivere e d’ogni altra cosa necessaria, non lo potendo avere se non dal granduca overo col passaggio del suo Stato; in modo che ad ogni suo volere può questo prencipe farseli cadere nelle mani, anco senza colpo di spada. Ma non lo fa, né forse lo fará, si perché, essendo quella republica raccomandata all’imperatore e Camera dell’imperio, non lo patria fare senza offesa e risentimento di Sua Maestá cesarea, si anco perché li torna forse piú commodo che se ne viva questa cittá in questa sua libertá, che del tutto a lui sottoposta, certo di servirsene in questa maniera ad ogni suo bisogno, e delle facoltá loro con imprestili ed altro, ed anco di