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per ioo. Ed a questo proposito anco mi disse che quest’anno s’era fabricato in Fiorenza per due millioni d’oro di rasce, somma molto considerabile. Queste ricchezze de’ cittadini si sono fatte conoscere molto maggiori al tempo della libertá in molte guerre e spese publiche ed in una gran quantitá di sontuosi palazzi, fabricati con regia spesa da privati cittadini nella cittá, ma molto pivi fuori, come si vede nella pianura e colline che vi sono d’intorno. Ben è vero chele ricchezze ora sono indebolite, mancando li traffichi e crescendo le gravezze, ed a quelli, che le possiedono, torna molto meglio a conto tenerle celate che palesarle con questi mezi. Nel clero poi v’è ricchezza assai grande per i molti vescovadi, abbazie, prepositure, ospitali ricchissimi e molti monasteri che vi sono. E queste in tutto, per quanto ho inteso, ascendono alla somma di 500.000 ducali d’entrata all’anno. Queste ricchezze de’ particolari rendono molto grasso l’erario del prencipe, non essendo altre le facultá private ch’un tesoro del prencipe diviso in molte borse, e massime servendosene, come fa questo, con molta facilitá e per via di gravezze ed angurie o per via di prestanza e cambi. E a questo proposito dirò alcuna delle gravezze, che sono in uso in quella cittá. Li contratti di dotte pagano 8 per 100; li contratti di comprar e vendere possessioni o case pagano similmente la medesima somma; e l’affitti delle case sborsano la decima parte; li litiganti pagano, prima che principiano la lite, una certa imposizione che si chiama la «sporlula» e di piú sodisfanno il dazio degli animali che si conducono nella cittá; la carne paga pesata un tant’il cento, che l’è un quattrino per lira ; i cambi pagano un tanto per cento. Infine non v’è cosa portata di fuori o fabricata in Fiorenza, che non abbia, come si suol dire, la sua campanella. Si serve anco il prencipe del danaro de’ particolari ne’ suoi bisogni con grandissima facilitá; ed il modo è questo: che, quando gli occorre provedere di 100 e 200.000 mila ducati, fa una lista di tutti quelli che hanno il modo del danaro contante, eh’erano, come anco sono, molto ben conosciuti dal granduca.