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di lui, nell’altra mi sforzarò di narrare le sue piú intrinseche pani. «Estrinseche» intendo io le cose comandate e possedute da questo prencipe; «intrinseche» chiamarò le condizioni e qualitá del corpo e dell’animo e le corrispondenze ch’egli tiene con altri prencipi. Quanto alla prima, dunque, dirò che cosí come la guerra è il mezo e la pace sempre è il fine di tutti li pensieri de’ prencipi, cosí alcune cose sono da loro possedute e comandate che sono proprie della guerra, altre che sono proprie della pace, ed alcune altre che sono communi ed alla guerra ed alla pace, E di quest’ultime parlarò in prima, essendo esse la base ed il fondamento delle due precedenti; e queste sono la quantitá e la qualitá dello Stato e degli abitanti e la somma del danaro, che oggi è il nervo della guerra ed ornamento della pace. Possiede il granduca, avendo uniti in uno li Stati di tre republiche, di Fiorenza, di Pisa e diSiena, la provincia di Toscana, cioè la maggior parte e la piú nobile e la piú bella. Né voglio per ora affaticarmi in narrar le molte guerre civili ed esterne, le spesse mutazioni di governi di cadauna d’esse, si perché saria troppo longa e tediosa narrazione, come anco perché è molto superfluo il raccontar quello di che abbonda ogn’istoria; ma, riducendomi solamente allo stato delle cose presenti, dirò che, si come la natura ha prodotto questa provincia e dotata di tutti quei privilegi che separatamente suol concedere all’altre, cosi anco non l’ha voluto di sito far inferiore all’altre, ponendola quasi in mezo o, per dir meglio, nell’ombellico d’Italia, cingendola da tre bande d’altissimi monti, in foggia di muraglie, ed alla quarta, dove ha mancato la natura, cioè verso il mare e terra di Roma, è stato supplito con l’arte, essendovi il Stato di Siena tutto ripieno di fortezze, come si dirá al suo luogo. Corre questo Stato tutto insieme per lunghezza miglia 200 incirca e per larghezza miglia 100 incirca, e nel piú stretto cinge la circonferenza intorno a 650 miglia. Confina col re cattolico per le fortezze che Sua Maestá tiene nelle maremme nello Stato di Siena, cioè di Talamone, Portercole ed Orbitello; con il pontefice per terra di Roma e per la Romagna e per il Bolognese;