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APPENDICE Orazione dell’imbasciatore della republtca veneziana il ci.aRISS1 MO SIGNORE LORENZO PRIULI, FATTA NELLE NOZZE DELL’ILLUSTRISSIMO ED ECCELLENTISSIMO PRINCIPE DI FIRENZE DON FRANCESCO Medici con Giovanna d’Austria il 13 dicembre 1565. Illustrissimo ed eccellentissimo Principe, cosí come la serenissima Nostra Signoria, con veri e chiari segni di amicizia, ha cercato in ogni tempo di far conoscere all’eccellentissimo signor duca padre vostro e per l’innanzi a tutta la illustrissima casa vostra la molta aflezion sua, cosí ora, nell’occasione di queste sue nozze, ha voluto mostrare a Vostra Eccellenza la sua continuata e ottima volontá, ordinando che io, per nome di lei, assistesse alle sollennitá di questo suo matrimonio, e, in tante allegrezze dell’Eccellenza Vostra e di questa sua cittá, anzi pure di tutta Italia, rappresentasse il buon animo suo e il molto piacere che sente di questa sua onorata congiunzione. Il quale invero è tanto quanto è conveniente a l’amore che tutta la nostra republica porta all’Eccellenza Vostra e all’osservanza sua versogli augustissimi imperadori Ferdinando di felice memoria e Massimiliano presente, l’uno suocero e l’altro cognato vostro, e parimente all’affezion sua verso i serenissimi arciduchi Ferdinando e Carlo d’Austria, perché tante e cosí efficace sono le cause che stringono in amicizia e benevolenza la serenissima Signoria Nostra con le serenissime case d’Austria e de’ Medici, che ha stimato sempre ogni lor fortuna comune: onde ora, essendosi queste unite, si raddoppia necessariamente l’affezione e l’amore, e ne sente però in questa occasione memorabile allegrezza, rendendosi certa che da questa santissima unione ne sia per resultare a tutta Italia reputazione e sicurtá grandissima ; perché, essendo l’Eccellenza Vostra tra principi di questa nobilissima provincia, uno de piú principali membri di essa, si può dire con veritá che la reputazione e sicurtá vostra sia a tutti gli altri ancora comune. Ma quello che sopra ad ogni altra cosa muove questa