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nelle istorie: di maniera che quel seme di principato, che il vecchio e famoso Cosimo de’ Medici gettò, giá molti anni, agitato da vari venti e da orrende tempeste, in costui del medesimo nome ha finalmente prodotta e fondata la pianta. È questo duca di etá di anni 46, grande e ben proporzionato, di cera bruna e di guardatura altiera e terribile ; il quale, se bene ha renunziato il governo al principe suo figliolo, resta però padrone delle entrate, della milizia, delle fortezze e delibera egli nelle cose d’importanza: onde il principe non è padrone assoluto, ma è piú presto restato per questa renunzia come uno viceregente, il quale leva al duca il disturbo di udire e deliberare alcune cose di manco importanza. Cosimo è adunque quello che delibera da se medesimo tutte le cose di questo Stato, non avendo alcuno Consiglio di Stato, né manco altra persona di conto con la quale consigli ordinariamente le cose sue: però ogni cosa passa molto segretamente. Fa professione di grandissima memoria; ha bellissimo ingenio, e l’ha dimostrato nell’aversi non solamente saputo mantenere in quello Stato, nel quale era, si può dire, quasi furtivamente entrato, ma ancora ampliarlo con tanta facilitá, se pero non volemo attribuir questo alla sua buona fortuna piú che alla sua prudenza. È principe molto altiero, vendicativo e severissimo ; la qual severitá gli è però tornata bene, usandola verso quelli che gli macchinavano contra nel Stato. E, benché si abbia sempre mostrato molto severo e formidabile a’ suoi sudditi, è stato però piú sopportabile a’ fiorentini fintanto che ha avuto in effetto e fatto aver rispetto grande all’onor delle donne; la qual cosa ha osservato in vita della duchessa sua moglie con molta sua laude. Ma, doppo la morte della duchessa, è diventato quasi un altro, perché, posto da parte ogni rispetto, fa l’amore si può dire publicamente con molte, e massime con una delle principali gentildonne di Fiorenza: talmente che in alcune feste, che si son fatte doppo l’entrata della principessa, ha vegliato sino a giorno, si è mascherato piú volte in una medesima sera per non esser conosciuto, ballando sempre con la medesima dama e facendo mille pazzie poco convenienti