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il signor Sansonetto da Vernia e qualche altro. Ma però non sono uomini che eccedino la mediocritá nel valore delle armi: tanto che di capitani non sta molto bene, né quanto al numero né quanto alla qualitá. A questo proposito di capitani, non voglio restar di dire a consolazion della Serenitá Vostra e delle Signorie Vostre illustrissime quello che da molti ho sentito in Fiorenza: che il signor Alvise Martinengo, che servi Sua Eccellenza nelle guerre di Toscana, è tenuto per un savio, valoroso ed onorato capi; tano, ed è in tanta considerazione appresso quel duca, che, se avesse continuato il suo servizio, saria senza dubio riuscito il piú onorato capitano che avesse avuto Sua Eccellenza. Questo ho inteso da molti, e però mi è parso referirlo, accioché sappia la qualitá delle persone che ha al suo servizio. Ha, oltre di questo, Sua Eccellenza buon numero di artiglieria da batteria e da campagna e molti pezzi piú piccoli, e fa continuamente lavorare in Pisa, per quanto ho inteso. In Fioienza, nella cittadella, si trova avere una buona provisione di corsaletti e piche, la quale ho vista. Doppo i discorsi fatti intorno le fortezze del principe, vengono in considerazione le ricchezze, non solamente publiche, ma private e particolari ancora, delle quali il principe si serve nelli bisogni come di cose sue. E, per cominciare da quelle de’ particolari, se vorremo considerare lo Stato di Siena (essendo il paese fertilissimo, talmente che supplisce con l’abondanzá de’ grani alla sterilitá di quello di Fiorenza e suoi distretti, prestando molta commoditá a’ genovesi, a’ lucchesi e ad altri paesi convic ini, che ne hanno bisogno), è da credere che il contado e li cittadini siano molto ricchi; di che n’è ancora segno manifesto il non essercitare la mercanzia quasi niuno di quello Stato, vivendo i gentiluomini sopra le lor grosse entrate. Ma, si come li senesi son ricchi per le molte rendite loro, cosí i fiorentini sono molto piú ricchi per le arti e per l’industria, perché Fiorenza è piena di artefici d’ogni sorte, i quali attendono principalmente ai negozi della seta e della lana, la quale è essercitata con molta onorevolezza dalli primi ricchi e piú