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travagliare quel nuovo stato di tirannide, ch’egli ha fermato nella cittá, vincendone alcuni con clemenza. Oltre che, con l’aver servato una giustizia molto severa ed a tutti eguale (satisfacendo in ciò all’umore della plebe, la quale, perché pare di viver secura dalle ingiurie de’ nobili, cosí di lui si contenta), ha però cosí bene stabilito le cose sue, che ora non ha da temere di cosa alcuna, ma vive una vita libera, come se mai avesse offeso alcuno, andando dentro e fuori della cittá senza guardia, anzi con pochissima e talora con niuna compagnia, come io posso affermare, avendolo veduto solo in cocchio, con un solo staffiere ; talmente che mostra non temere in alcun modo di esser offeso. Questa è la forza del Stato di Sua Eccellenza. Ora, se vorremo considerare la milizia, diremo che, quanto alla forza di mare, stima molto il duca quella milizia, parendoli, come dice spesso, che un principe non possi chiamarsi grande, se non è potente in mare: onde, stimando a questi suoi pensieri sito oportuno l’isola dell’Elba, vicina a Piombino dieci miglia, ottenne, con il mezzo di Carlo quinto, la renunzia del signor di Piombino, che n’era padrone; perché, essendo rovinata quella isola da’ corsari e non potendo quel principe guardarla, ne tolse Sua Eccellenza la cura, lasciando però libere le intrate al signor di Piombino. Quest’isola è in sito cosí bello ed ha un porto cosí securo e capace di ogni grande armata, che chi avesse una quantitá oportuna di galee saria patrone di quei mari; ed i genovesi stanano molto male, se il principe, che ne è padrone, fosse altretanto potente in mare come è suo nemico. Possiede il duca in questa isola una picciola terra di un miglio e mezzo di circuito, la quale dal suo nome domanda Cosmopoli, se bene anco dal nome del porto, vicino al quale è fondata, si domanda Porto Ferraio. È questa ridotto di ogni sorte di genti ed è come una sentina di banditi ed uomini di mal fare; per guardia della quale vi sono in cima di due monti due castelli fortissimi, con molti pezzi di artiglierie e con guardia di ioo fanti. Vicino a quest’isola dieci miglia si trova Piombino, al quale Sua Eccellenza