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AL SIG. CIRO ALIDOSIO
SONETTO XIII.
Signor, ch’eguale ai Maggior vostri avete
L’antico Ciro e ’n detti, e in opre mostro
A questo oscuro, e vil secolo nostro,
4In cui pregiato, e chiaro sol splendete
Asciugate le lagrime, e sciogliete
Pietoso i voti omai meco, che ’l vostro
Gran Duce, e mio, n’ha ’l Re del sommo chiostro
8Tolto a se stesso, come ben sapete,
E rendutolo al Mondo, che rimaso
Senza ’l suo maggior lume, afflitto, e ceco
11Più che mai fosse, notte, e dì piangea.
Ohimè lasso! Ohimè lasso! seco,
Spento ogni alto valor, secco Parnaso,
14Quant’era o bello, o buon, portato avea.