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il traditore all’opera 135


Può darsi che siano usciti dalla fusione di tutte e tre.

La loro statura sorpassa di rado il metro e mezzo, nondimeno taluni individui superano questa misura.

Hanno la faccia larga, appiattita, con mascelle massiccie, zigomi sporgenti, occhi neri, naso stretto e corto, i capelli neri, grossolani e poco folti, e la pelle, sotto lo strato d’olio e di sporcizia, giallo-chiara con sfumature ramigne.

Sono robustissimi ed hanno invece mani e piedi piccolissimi.

Che un tempo la loro razza avesse abitato regioni più miti, non vi ha dubbio, perchè sono stati trovati dei crani esquimesi perfino nei pressi delle cascate del Niagara.

La ferocia delle pelli-rosse, specialmente delle bellicose tribù canadesi, deve averli a poco a poco scacciati verso quelle terre delle notti quasi eterne e dei grandi freddi, e la pare che si siano perfettamente adattati, poichè trasportati in climi più miti ed in paesi civili soffrono al punto di morire di nostalgia.

Tutti sono grandi cacciatori e grandi pescatori e vivono per lo più del mare e dei suoi animali.

Infatti la loro alimentazione si può dire che è affatto animale e divorano che è uno spavento a vederli. Come fare diversamente d’altronde per mantenere il calore organico in quei climi così terribilmente freddi?

Dotati d’un coraggio meraviglioso, osano affrontare i giganteschi orsi bianchi, assalendoli prima a colpi di freccia e poi colle loro lancie dalla punta d’avorio.

Sul mare poi sono veramente straordinari. Coi loro leggerissimi canotti resi insommergibili da vesciche e così ben chiusi che l’acqua non può entrare da nessuna parte, si allontanano dalla costa, per molte centinaia di chilometri talvolta, sfidando le tempeste, i ghiacci, i nebbioni intensi, e non ritornano senza