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lingue ritengono che la classificazione delle parti del discorso sia reale e non formale.

Un esempio rischiarerà la differenza fra proprietà reale e proprietà formale. Le proposizioni:

[1] «L’uomo è animale razionale»

[2] «uomo consta di quattro lettere»
esprimono rispettivamente una proprietà reale ed una formale di uomo. Si suol anche dire che la prima esprime una proprietà dell’ente-uomo e la seconda una proprietà della parola-uomo.

Si tratta di vedere se la proposizione:

[3] «uomo è sostantivo»
sia del tipo reale [1] o formale [2].

Un criterio che spesso permette di distinguere una proprietà reale da una formale è la versione della proposizione in altra lingua. Così se al posto di uomo metto l’equivalente inglese man, la proprietà reale [1] rimane vera, la formale [2] non è più verificata. Questo criterio non basta sempre: per es. se sostituisco l’italiano uomo col latino homo o col tedesco Mann, tanto la proprietà reale quanto la formale risultano verificate. La versione della prop. [3] nelle lingue europee, non permette di riconoscere chiaramente se sostantivo sia una proprietà reale o formale, perchè le grammatiche delle lingue europee hanno adottato la nomenclatura delle grammatiche latine che si adatta loro abbastanza bene, perchè le lingue neo-latine, germaniche e slave sono tutte parenti prossime del latino. Esse non sono che varie fisionomie di una stessa lingua.

Qualche differenza già si intravvede. Il latino homo è certamente un sostantivo perchè ha tutta la declinazione: homo, hominis, homini etc. Invece l’inglese man è dato nei vocabolarî o come un sostantivo, ═ I. uomo, o come un verbo attivo, nel senso di equipaggiare una nave, di provvedere di soldati un forte, etc

La differenza si fa più evidente, confrontando lingue di origine differente. La distinzione fra le proprietà reali e le formali si incontra pure in matematica. Il segno ═ indica sempre l’eguaglianza fra i valori dei due membri. Da xy, segue che ogni proprietà reale di x è pure una proprietà di y, ma le proprietà formali possono essere diverse. Delle due proposizioni:

2/3 è frazione minore di 1.

2/3 è frazione irreduttibile,


la prima esprime una proprietà reale, la seconda una formale di 2/3. Essendo 2/3 ═ 4/6, sostituendo alla prima forma