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Una cultura è meglio di due 10


essere a senso unico. Certo, continuano a esserci persone di formazione scientifica che non sanno mettere insieme due parole in croce, e ritengono che i letterati siano mangiapane a tradimento; ma per fortuna sono una minoranza. È invece piuttosto comune trovare persone di formazione umanistica che non solo non sanno nulla di matematica al di là — forse — dell’aritmetica elementare, ma rivendicano orgogliosamente la loro purezza, in pieno spirito crociano. La matematica per loro è roba da ingegni minuti, appunto.

È proprio intrinseca questa separazione? Naturalmente no. Senza tornare indietro a Galileo, che è anche studiato in letteratura italiana come uno dei più importanti scrittori del Seicento,[1] possiamo ricordare Lewis Carroll, la cui notorietà non poggia certo sul suo trattato riguardo ai determinanti in matematica[2] o sulla sua pro-


  1. Per onestà intellettuale specifico che nel Seicento non è che ci fossero chissà quali scrittori nella penisola italiana; quindi ci si deve accontentare di quello che c’è. È però vero che Galileo è stato uno dei maggiori contributori per la terminologia scientifica italiana, quindi la sua fama è comunque meritata.
  2. Si narra che la regina Vittoria avesse apprezzato Alice nel paese delle meraviglie e avesse chiesto che gli venisse portata l’opera più recente dell’autore, e si vide per