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Una cultura è meglio di due 6

meno stabile, veniva scossa dalle fondamenta con i lavori di Boole, Frege e Russell.

Mal gliene incolse. Benedetto Croce scrisse una ferocissima invettiva contro di lui e gli scienziati che osavano invadere il campo della più pura delle attività del pensiero umano; Croce terminò consigliando a costoro di limitarsi a occuparsi dei temi adatti ad “ingegni minuti” quali loro erano.1 Il peso dell’accademico napoletano era tale che non solo Enriques smise di occuparsi ufficialmente di filosofia, 2 ma tutta l’istituzione italiana fu plasmata dando preminenza alle materie letterarie e relegando quelle scientifiche in secondo piano; Giovanni Gentile, la cui riforma scolastica resta fondamentalmente alla base dei


  1. Croce non si era inventato quella locuzione. Essa era stata coniata da Giambattista Vico, che confessò di avere cercato di leggere gli Elementi di Euclide fermandosi però alla quinta proposizione. Il suo commento fu che «alle menti, già dalla Metafisica fatte universali, non riesce agevole quello studio, proprio degli ingegni minuti». Corsi e ricorsi storici...
  2. No, è un’esagerazione. Enriques continuò infatti a dirigere la rivista Scientia, salvo un’interruzione dal 1915 al 1922 e una dal 1938 al 1944 a causa delle leggi razziali. Certo che però l’importanza della rivista nel dibattito filosofico italiano non fu certo enorme.