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IL
302 DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE.
HIC MANSIT DANTES AlEGHiERlUS POE A ET CaRM.NA SCRIPSIT
posta nella torre di certi gentiluomini in Gubbio. Un’altra is. rizione p.ù «.’nestH, in un monastero di quelli terra, gli era ded.cata da un Cardinale tìjrent.no a mezzo il secolo xvi:
IN QUA DANVES ALlGHlERIUS HABlTASSB IN EAQUa NON M NIMaM PKAECLARl AC IENE DIVINI OPERIS SUI PARTEM COMPOSUISSE DICITUR
M.D.LVII. Bensì i monaci impudentemente v’aggiunsero:
RE VERIUS COGNITA
HOC IN LOCO AB IPSIS RESTAURATO
POSUERUNT. MDC.XXII ’.
Si fatte, e il sonetto al quale anche lo storico dell’ Italiana Letteratura fidava miseramente ^, — sono le prove della dimora lunghissima del Poeta in quella città; mentr’ esso e quanti parimente narrarono de’ casi suoi lasciano a pena indizj a so- spettare eh’ ei talvolta vi fu. Raffigura fra l’ombre Oderisi,
L’onor d’Agobblo, e l’onor di queirarle Che alluminare si chiama in Parisi: *
onde dianzi l’avea conosciuto ; ma dove ? e di certo assai prima dell’ esilio. Dal consenso di tutti gli storici precedenti Leo- nardo Aretino desunse: — « che morto Arrigo VII, Dante, po- » vero assai, dimorò per la Lombardia, per Toscana, e per Ro- » magna, sotto il sussidio di varj Signori, finché si ridusse a » Ravenna"*. » — Il Boccaccio pur nomina le città, una per una, e le case ove Dante ebbe asilo ; e giunto con la sua nar- razione « a’ monti vicino a Urbino, « parrebbe alludere a Ba- sone ed a Gubbio, se non dicesse espressamente che in quei monti « per alcuno spazio fu co* Signori della Faggiuola *. »
I xNelle Memorie per la Vita di Busone , e l’ ultime delle iscrizioni nelle M«- morie per la Vita ài Danlet p^g. 112, nota 1. 51 Voi. V, |.ag. 484 a Purgatorio, XI. 80-81. 4 Yita di Dante, p<tgg. 15*16. 6 Iw, pag. 37.
ÈISCOFSO