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SUL TESTO DEL POEMA DI DANTB. 289

Rime d’amore usar dolci e leggiadre.

Ed lo a lui: Li dolci detJi vostri. Che, quanto durerà l’oso molerno, Faranno cari ancora i loro inchiostri •. —

Ma nelle nuove illustrazioni Accademiche della Divina Com- media, dopo assai prove desunte — da tutte le Carte Diplo- matiche dell’Età di mezzo, o homhicine o in meinhrana e le pii^ antiche in papiro, le quali non solamente ci manifestano usati sempre come sinonimi Gui’tone e Guidone, ma eziandio scam- hievolmente adoperati Guidone e Guido, fattosi dal genitivo la- tino del secondo (Guidonis), il caso retto, nominativo, volgariz- zato del primo, a forma d’Otto e d’Ottone, d’Azzo e d’Azzone e di tanti altri consimili *, — V oratore non vuole però convin- certi che Guittoui, né Ottoni, né Azzoni; ma si che Guido di Messina, morto trentanni addietro, e non il Bolognese, era creduto da Dante il poeta, al quale V amico suo Cavalcanti aveva tolto la gloria della lingua. - E su che prova? Questa unica: « L’Alighieri medesimo. (De Vilgari E oquio sive » Idtomate) cita encomiandola^ una Canzone di lui, che inco-


mincia


Ancorché l’acqua per lo foco lassi ;


> e la mette a parallelo con quella cotanto lodata da Cino, la » cui prima stanza principia col verso :

Donne, che avete intelletto d’amore:

y> trascritto, pel prezzo in che la teneva, anco nella terzina de- 7> cimasettima del XXIV del Purgatorio *. » — Quanto all’alto concetto in che Dante teneva Guido da Messina, l’Accidemico sapientissimo, o forse ha letto il trattato della Volgare Elo- quenza ìq un codice tutto suo, o lo 3itò di memoria. Io vi trovo questi due versi per saggio di dialetto Siciliano; e senza nome d’autore;

Ancor che l’algua per lo foco lassi: * -. Amor che lungiamenle m* hai menato :

e altrove il secondo verso sotto la rubrica : Judeiv de Columnis de Messina; " - né mai, ch’io mi vegga, fa paragone del primo verso siciliano con la sua cannone, benché la nomini più d’una volta. Or Guido delle Colonne quanto merito di scrittore ita- liano poteva egli avere a’ giorni di Dante? Ben fu citato pri-

i Purgalorio, XXVT. 9J-Hfc

2 Atti citali, pag. 127.

3 lei, pag. ito.

4 De Vulgari Eloquentla, lib. 1, tt, pag. SI.

5 Ivi, lib. Il, 5. *» » I 6

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