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DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE.

ed ei la santifica nella sua professione di Carità a’ tre Principi degli Apostoli: doversi amare di grado in grado più sempre le creature che men si dilungano dalla perfezione di Dio, sommo Bene e Primo Amore dell’Universo : ’ - e ne egorga innega- bile la dottrina: - che le creature Quanto più si dilungano dalla perfezione, e da Dio, sono esecrabili e destinate dalla giu- stizia divina all’inferno. Pur l’argomento medesimo, la umana pietà dovendosi tutta concedere alle afflizioni de’ buoni, ogni la- grima alle miserie de’ reprobi accuserebbe il giudizio divino di crudeltà -. Ed è il senso schiettissimo de’ tre versi,

Qui vive la pietà quand’è ben morta; Chi è più scellerato di colui Che al giudicio divin passlon comporta ?

Se non che , per non so quale distinzione teologica , il primo verso cominciò ad essere torturato da un secolo in qua. Poi la filologia, che se mai concedesse significato proprio ad ogni vocabolo , troverebbe poco da gloriarsi , distingue : - la pieti (latine, ’pietas) ossia zelo di religione, vive quando la pietà (la- tine, commiseratio) verso a’ dannati è ben morta: * ed è l’an- titesi simultanea di che dianzi ho toccato; * quod rhetores vo- cant iiyi-niirf.-: l’i iJ.it 0^, dìiM aliud loquitur a’itid agii. Vulgo, fred- dura. Argutantnr Clarlssimi Viri; ni fallo r, per non uscire del debito stile di filologica cortesia; come che, a dirne il vero, i chiarissimi , e sovr’ altri quest’ uno dell’ antitesi simultanea , a chiunque s’attenta di contraddirgli in grammatica manda in risposta morii e malanni, e il titolo di can sozzo vituperato *. — Per altro la dottrina torna tutt’uno. Dante Le fu ammonito, perchè piangeva allo spettacolo orribile delle umane sembianze sfigurate da’ tormenti ; e anche dopo :

La molta gente, e le diverse piaghe Avean le luci mie si inebriate, Che dello stare a pianger eran vaghe «.

L. Certo ei piangeva. Ma quando uno sciagurato per rimorso d’ infamia nega di levare la testa , il Poeta a costringerlo di lasciarsi guardare in volto, gli strappa i capelli ’. Ad un altro, affinchè rivelasse le sue proprie ignominie , promette di rom- pere su gli occhi il ghiaccio che gli rimandava l’angoscia e le lagrime al cuore; e il dannato, compiacendolo più che non gli avea richiesto , lo scongiura d’ attendergli la promessa tanto


1 Paradiso, XXVI, 64-66.

2 Vedi Psalm. CXXXVIll, V. 2(-22.

3 Le note de’ varj, Inferno, XX, 28-30, ediz. Padovana*

4 Sez. XLV, verso la flne.

5 Biagioli, Comment >.

6 Inferno, XXIX. 1-3.

7 Inferno, XXXII, 97-103.


DISCORSO