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con la sola parola di guidrigildo, perché in essa unicamente consistea la cittadinanza. Che monta perciò il parlare di dritto romano, irlandese, gotico, sarmatico e bulgarico, se innanzi ogni cosa non si prende ad esaminare qual fosse dopo Alboino la cittadinanza delle tante e si diverse razze, onde si componeva il regno longobardo? In mezzo al naufragio di tutti gl’instituti civili e politici, avvenuto per effetto del guidrigildo, cioè, della mutata cittadinanza, mi si domanda nondimeno la prova diretta d’essersi abolito il dritto romano dai longobardi? Ma io non debbo nulla provare; anzi ho provato il tutto, dicendo, che la cittadinanza si mutò in Italia nel paese longobardo; che i vinti romani o rimasero aldi e servi senza tutela della lor vita, perché privi di guidrigildo in prò degli eredi, o furono tutelati nella vita, diventando cittadini longobardi. Chi non crede a tal modo, solo egli dee provare il contrario, e mostrar anzi la possibilitá, che i longobardi altrimenti facessero in favore di chi, a giudizio de’ medesimi longobardi, andava privo di cittadinanza, ovvero di persona legale.

Nelle Gallie Tessersi distrutta la cittadinanza romana e stabilito il guidrigildo fermo dalla legge salica non toglieva la facoltá di lasciar a’ nuovi cittadini franchi l’uso pubblico della legge romana, e di qualunque altra diversa dalla salica. E Clodoveo per l’appunto permise un tal pubblico uso: restarono perciò tutt’i nomi delle cose non piú romane; rimasero i titoli di patrizio ed anche di maestro de’ soldati; sopravvissero i nomi de’ decurioni e delle curie: insigni ludibri e splendide beffe della storia, la quale va studiata da capo in quanto agli effetti diversi del guidrigildo fermo e dell’apprezzabile nelle regioni d’Europa, ove piantarono la sede i Germani di Tacito, ed in quanto alle differenze della natura gotica e germanica. In Italia, il dritto romano restituito a’ sacerdoti di quel sangue, per opera di Teodolinda, non altro era se non il dritto canonico ed ecclesiastico. Il civile, a’ giorni di lei, non si permise a’ rimanenti romani patteggiati; né avrebbe potuto senza una somma difficoltá permettersi a cagione del variabile guidrigildo, che lasciava sempre incerte Testimazioni delle teste loro; e