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PS. —■ Io non so se i due vescovi litiganti di Siena e di Arezzo innanzi a Liutprando re nel 715 erano di origine romana o longobarda: né i nomi, che sono romani debbono farli credere romani, perché i nomi non provano l’origine, come dimostrerò un’altra volta. Ma si può agevolmente supporre che quei vescovi litiganti fossero stati longobardi; non sarebbero essi stati giudicati da Liutprando nel 715 a legge romana, cioè canonica? Nell’editto di Rotari certo non vi erano principi atti a giudicare quella lite.

Ciò non toglieva che, fuori della materia romano-cattolica, i preti longobardi non avessero vivuto a legge longobarda. Roma, 29 dicembre 1830.