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i visigoti ed i franchi, perché prima della caduta dell’imperio per fatti ed accordi furono acquartierati nelle Gallie o nelle Spagne, non altrimenti che i borgognoni. Caduto l’imperio, questi popoli «federati» ed amici deH’imperio stesso, presero la signoria; come dunque abolir del tutto la romana cittadinanza? Ma lasciandone il nome, lasciandone le vane apparenze, ben’essi annientarono la cosa: tuttoché Clodoveo fosse console romano tra i franchi, e Gondebaldo re dei borgogni avesse commercio epistolare cogl’imperatori di Oriente. Del rimanente io lascio andar le cose avvenute fuor d’Italia: e mi restringo alle nostre, dicendo che contro il mio sentimento non prova nulla il famoso luogo del Diacono: «Populi lanieri aggravati per longobardos hospites, seu hostes, seu hospitia partiunlur». Questo luogo è inintelligibile per sé medesimo, quando anche non fosse stato in mille guise vessato dai copisti: un codice di san Salvatore di Bologna legge: Plurimi invece di populi: e piú altre assai varianti ho notato in queste poche parole del Diacono nei molti codici da me veduti. Or a me sembra che tra l’oscurissima brevitá del Diacono e la licenza dei copisti non si possa ricavare alcun senso buono da questo passo: egli può addursi per prova delle opinioni le piú diverse anzi le piú ripugnanti fra loro: e però non dee giovare ad alcuna. La stessa parola di hospites o di hospitia nel Poliptico di S. Germano scritto da Irminone al tempo stesso del Diacono, cioè nell’ottavo secolo, significa «servi» o «coloni»: gli hospitia sono le dimore degli hospites cioè degl’«inquilini» che non possono lasciare la loro terra. Di ciò si veggano Ducange e Gourey giá da me allegati d’anzi; altri autori parimente parlano degli hospites nel significato servile d’«inquilini». Che se alcuna parola dee dirsi chiara e schietta in quel luogo di Paolo, ella è la parola di adgravati: la quale, come notò il Pizzetti, potrebbe significare «servi» o «coloni», perché in tal significato si legge sostantivamente adoperata in alcune carte. Ma senza ricorrere alla spiegazione del Pizzetti, basta dire che Vaggravati di Paolo non indica se non un novello aggravio, quantunque ignoto a noi, che fu recato ai vinti romani: e non un beneficio qualunque.