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lingua samscritica, fonte di tutti gl’idiomi d’Europa, e spezialmente d’Italia. In tal guisa Omero e Virgilio per un verso, i druidi, Ariovisto, Arminio, Clodoveo, Teodorico ed Amalasunta degli Amali per un altro, non che il re Alboino, Carlomagno e Dante Alighieri avrebbero senza saperlo favellato un linguaggio derivato dall’India. Simili pensamenti sono destituti d’ogni prova e d’ogni verisimiglianza, sebbene una fosse stata in principio la favella sul labbro dell’uomo. Inutili mi parvero in oltre, se privi de’ soccorsi della storia e della cronologia, gli studi etimologici ed i sudori su’ molti lessici a chiarire la tenebria de’ secoli. Di questi lievi e pur amati sogni, a mio malgrado forse, credei volersi purgare gl’istituti severi della storia.

Incivile per lo contrario sembrommi l’opinione, che toglie all’Italia i pregi d’una vetusta disciplina, ed attribuisce a’ greci l’origini dell’arti, soprattutto della pittura, di cui Plinio vedeva in Ardea, in Lanuvio ed in Agilla i nobili monumenti, molto piú antichi di Roma. Pensano altri, che non avessero in Italia potuto discendere colonie se non di barbari, e per la via solo dell’Alpi, essendo, per loro avvertenza, ignota la navigazione fino a’ tempi, che piace a tali scrittori d’assegnare; quasi l’uomo sapesse in qual giorno lanciossi la prima nave sul mare, o quando i venti ed i commerci od il diletto sospinsero un qualunque vascello dalla Siria, dalla Fenicia e dall’Affrica in Italia.

L’alfabeto, che Plinio scrive aver i pelasgi recato nel Lazio, poterono essi apprenderlo in mezzo agli umbri od agli osci, e questi od inventarne gli elementi od averli da un qualche navigatore arrivato d’Oriente prima de’pelasgi: ma il sospettar di ciò senza dirlo né affermarlo, stimasi un delitto da chi nega, che spontanea nel nostro suolo avesse potuto nascere alcun’arte o dottrina.

2. Dopo la fondazione di Roma spuntano le storiche origini de’ geti o goti, degli sciti scoloti, de’ massageti e de’ celti o Galli. Una fitta caligine copre tutti gli avvenimenti, che occorsero a questi barbari prima dell’asilo aperto da Romolo sul Tevere. Lunga stagione dovrá trascorrere ancora innanzi che i Germani o teutoni compariscano sul campo della storia. I veri