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Capriolo1. Non è dissimile da un ritratto antichissimo che ho veduto a Mortano in casa del signor Ilario Fabbri, figlio dell’ultima tra i Faggiolani. Tale immagine si è fatta incidere, perché rassomiglia eziandio al ritratto che Andrea Orgagna dipinse di Uguccione in Pisa nel campo santo.

Ai molti, che mi hanno giovato nei miei studi, vorrei qui dare pubblica testimonianza della mia gratitudine. Ma il farò altrove: per ora non posso tacere di due altri curati, modesti abitatori della Massa Trabaria e del Monte Feltro. Se giammai questo scritto pervenisse loro alle mani, si sovvengano il piovano di Graticcioli e l’arciprete di Monte Cerignone, che uno sconosciuto alla fine del 1824 veniva dal mezzogiorno d’Italia per visitar le rovine del castello della Faggiola. Egli trovò cortese albergo nelle loro montagne appo essi, e sedè con essi a mensa ospitale: da indi in qua non ha perduto né perderá la memoria dell’amabile semplicitá e dell’affettuosa lor gentilezza.

C. Troya di Napoli.



  1. Pubblicati dal Tommasino (Roma, pel Gigliotto, 1596, in 4.°).