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di lire per il pesce! M’hanno detto che al mercato c’è una palomba bianca come il sale, e una cesta d’anguille ancora vive!

— Allora, hai fatto bene a tornare! Ma, un’altra volta, se ci lasci soli quand’entra il cavaliere, ti giuro che a casa non ti ci voglio più.

Ma siccome Giulio rideva, Enrico capì che non c’era pericolo di leticare. E disse:

— Che vi ha detto? Non capisco perchè tutti i giorni si zeppi qui, come se la nostra libreria fosse il suo confessionale! È un’indecenza. Quando la gente può stare tutto il giorno senza far nulla, cerca di passar le ore con le chiacchiere! Io, ora, se mi date i soldi, vado a comprare il pesce. Ci vado da me, perchè lo voglio scegliere. Suderò come un ciuco, a portarlo fin su a casa.

— Fallo portare dal pesciaiolo!

— No, no: non mi fido. Ti ricordi quando ci barattò le triglie che puzzavano, e io le avevo scelte, a una a una, fresche? Non c’è da fidarsi! Datemi i de-