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III.


Dopo mangiato, Niccolò era sempre disposto all’allegria, ma così volubilmente che ingiuriava chiunque gli diceva una parola più di quelle che volesse ascoltare.

Giulio, invece, durante tutto il chilo, faceva ripetizione alle nipoti; ed Enrico andava a dormire per un paio d’ore. Niccolò disse:

— Non mi parlate, perchè vado in bestia! Mi fate rodere dalla rabbia! Mi sentivo così allegro, invece! Lasciatemi: sto bene solo, a parlare con me stesso. Io solo m’intendo!

Poi escì, camminando lentamente e strenfiando; quasi sudando, benchè fosse d’ottobre. Gli era venuta la gotta, come agli altri fratelli; e, da quanto aveva impippiato, moveva a pena le gambe.