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— Come si chiama?
— Niccolò Gambi.
— È sotterrato. L’hanno portato già stamani.
— Dove l’hanno messo?
— Nel quadrilatero più vecchio, che ora per ordine del municipio si ributta all’aria. Quasi in fondo. La fossa si riconosce, perchè è la più fresca.
— Ho capito: vado!
Ma il guardiano, non rassicurato del tutto, gli disse:
— Aspettami un momento: ti ci porto io. Devo venire da quella parte per preparare un’altra fossa.
Cominciava a pioviscolare, ed era un’acqua così diaccia che faceva venire i brividi. Tutto il vecchio cimitero era stato scavato. Avevano addossato le lapidi al muro di cinta; e le croci erano tutte una catasta accanto a un cippo. I cipressi odoravano; come se la pioggia facesse escire i loro succhi. E gli uccelli saltellavano sul muro di cinta.
Il guardiano, per avvertire ch’era ve-